CONTEMPORARY LOCUS 8

Contemporary Locus 8

Evgeny Antufiev, Atelier dell’Errore, Etienne Chambaud, Berlinde De Bruycker
Monastero del Carmine
25 giugno – 26 luglio 2015
Via Bartolomeo Colleoni 19, Bergamo

Contemporary Locus presenta un nuovo progetto espositivo all’interno del Monastero del Carmine, uno dei più antichi e segreti di Bergamo, fondato nel XV secolo, quindi dismesso e nascosto a partire dal ‘900. Per la prima volta il monastero è il centro di manifestazioni artistiche, teatrali, cinematografiche e musicali promosse e coordinate dal TTB, Teatro tascabile di Bergamo; Contemporary Locus in questi anni ha svelato al pubblico, attraverso il lavoro di artisti contemporanei, luoghi nascosti e dimenticati della città di Bergamo.
Contemporary Locus 8, a cura di Paola Tognon, invita in questo caso tre artisti internazionali, Evgeny Antufiev (1986), Etienne Chambaud (1980), Berlinde De Bruyckere (1964), insieme a una ‘scultura sociale’, l’Atelier dell’Errore, progetto artistico relazionale al servizio della Neuropsichiatria Infantile dove, da 13 anni, si disegnano sempre e solo animali.
Il luogo, la sua storia, così come la concomitanza con la riflessione aperta dai temi dell’Expo, hanno suggerito un tema specifico per questo ottavo progetto: la relazione tra uomini e animali, attraverso il punto di vista dell’arte.

Berlinde De Bruycker, Evgeny Antufiev, Etienne Chambaud
Veduta dell'installazione di Contemporary Locus 8, prima sala, Monastero del Carmine, Bergamo 
Courtesy Contemporary Locus
ph Mario Albergati

Il percorso espositivo nasce dunque dalla selezione di opere che, nell’esprimere contraddizioni e fantasmi, raffigurazioni antropomorfiche, artefatti e manufatti, pongono interrogativi che riposizionano criticamente il concetto di appartenenza e differenza.
Il punto di vista è quello che precede e coinvolge il concetto di addomesticamento e di acculturazione – sensibile quindi al possibile scambio di ruolo tra prede e cacciatori – quasi a sottolineare la fragilità del confine fra umano e animale, tra umanità e animalità. Il riferimento all’animale fantastico così come all’animale che mantiene la sua natura selvatica, è inteso per la specie umana come proiezione di inquietudini e desideri, ma anche di rivolte e aggressioni verso ciò che è difficile o impossibile comprendere, accettare o subire. Proiezioni che sono di volta in volta utili a legittimare la differenza dentro un processo di discriminazione tra l’uomo e ‘l’altro’ o che, all’opposto, sono capaci di destabilizzare lo statuto di diversità, sul presupposto della mutevolezza di ruolo tra cacciatore e preda.

La mostra si sviluppa nei due ampi saloni situati al primo piano del Convento e mai aperti al pubblico. All’ingresso, nel primo braccio dello spazio espositivo, è allestita l’opera di Etienne Chambaud, Contre-Dépouille (Undercut, 2012), un distanziatore museale realizzato con la pelle rivoltata di un pitone: una corda che propone al visitatore una riflessione ancor prima di superare la soglia espositiva. Lo stesso spazio accoglie poi un’opera di Evgeny Antufiev, (Untitled, 2013), efficace costruzione e rappresentazione di uno scambio attivo e consapevole tra storia e immaginazione, tra antropologia e memoria. In fondo alla sala, contrapposte alla grande apertura sul paesaggio, due opere storiche di Berlinde De Bruyckere (Animal e Z. T., 2003), monito di una trasformazione dolente e mai conclusa del corpo umano.
Nel secondo salone, perpendicolare al primo, si colloca l’Atelier dell’Errore, da sempre impegnato a rappresentare animali fantastici. L’Atelier si relaziona con lo spazio attraverso alcuni grandi disegni e un video inedito, realizzato per questa occasione. Si tratta di animali antropofagi che, come i segni e i gesti legati alla loro creazione mentale e visuale, sono da oltre 13 anni i soggetti privilegiati del lavoro dell’Atelier.
Il percorso espositivo e di scoperta dello spazio è accompagnato dalla app gratuita per iPhone e iPad di Contemporary Locus 8 progettata da Elisa Bernardoni, con approfondimenti, in italiano e in inglese, e immagini dedicate alle opere, agli artisti e alla storia del luogo.

Atelier dell'Errore, Luca Santiago Mora
The Fairy Queen, HD 9'30'' 2015 
Installazione place specific, primo piano, Monastero del Carmine, Bergamo
Courtesy Atelier dell’Errore e Contemporary Locus
ph. Mario Albergati 

Etienne Chambaud
Contre Dépouille (Undercut), 2012 
Pelle di pitone di Seba, corda, pali in acciaio
90 x 230 cm, 4 cm (corda) 
Courtesy AGI Verona Collection 
ph. Mario Albergati 

Evgeny Antufiev
Nasce nel 1986 a Kyzyl, Repubblica di Tuva (Russia). Vive e lavora tra Tuva e Mosca.
Nel 2008 si iscrive all’Institute of Contemporary Art (ICA). Nel 2009 vince il Kandinsky Award nella categoria ‘Young Artist. Project of the Year’. Tra le mostre personali: Twelve, wood, dolphin, knife, bowl, mask, crystal, bones and marble – fusion. Exploring materials, MAMM – Multimedia Art Museum, Moscow (Mosca) 2014 – Collezione Maramotti, Reggio Emilia, 2013; Material Research: Absorption, REGINA Gallery, Mosca, 2012, Shining (con Ivan Oyuon), Gallery White, Mosca, 2011, Bones, Gallery White, Mosca, 2010, Wings of horror, Navicula Artis gallery, San Pietroburgo, 2010, Myths of My Childhood, Globus Gallery, Loft Project ETAGI, San Pietroburgo, 2009, Objects of Protection, “Start” space at Winzavod Center for Contemporary Art, Mosca, 2008.
Tra le mostre collettive: Ostalgia, New Museum, New York, 2011 e Needle work, Proun Gallery, Mosca, 2009.

Etienne Chambaud
Nasce nel 1980 a Mulhouse (Francia). Vive e lavora a Parigi.
Il suo lavoro è una riflessione sulla natura dell’opera d’arte, sulle sue relazioni con le altre opere, sui contesti e le ragioni dell’apparizione degli oggetti, sul modo in cui li si utilizza e li si carica di significati. Tra le più recenti mostre personali: Counter History of Separation, Museo de Arte Carrillo Gil, Mexico City, 2014, The Naked Parrot, Labor, Mexico City, 2013, Undercuts, Galerie Bugada & Cargnel, Paris, 2012, The Enchored Separation, Art Unlimited, Basel, 2011. Tra le collettive After dark, Mamco, Geneva, 2015 e nel 2014: Anthropocène Monument, Les Abattoirs, Toulouse, Dort wo unsere Sprache endet, komme ich jeden Tag vorbei, Kulturzentrum bei den Minoriten, Graz, Poltergeist, Les esprits frappeurs, Théâtredes Amandiers, Nanterre, The Go-Between, a selectionof emerging international artists from the Ernesto Esposito collection, Sprovieri, London – Museo di Capodimonte, Napoli, Une Histoire. Art, architecture et design des années 1980 à nos jours, Musée national d’art moderne Centre Pompidou, Paris.

Berlinde De Bruyckere
Nata nel 1964 a Gent, in Belgio, dove vive e lavora. Tra le mostre personali più recenti: Berlinde De Bruyckere, SMAK, Gent, Belgium, 2014, Berlinde De Bruyckere, Gemeente Museum Den Haag, The Hague, Holland, 2014, San Sebastian, Rubenshuis, Antwerp, Belgium, Berlinde De Bruyckere, Kunsthaus Graz, Austria, 2013 Kreupelhout, Belgian Pavillion, 55th Venice Biennial, 2013.
Tra le collettive: Berlinde De Bruyckere – Philippe Vandenberg, Innocence is precisely, never to void the worst, Maison Rouge, Paris, France, 2014, Through the Looking Glass, ME Collectors Room, Berlin, Germany, 2012, De Nieuwe Gouden Eeuw – The NewGolden Age, Monastery of Bornem, Belgium, 2012, Human Capsules. Eight Female Artists from the Ursula Hauser Collection, Lokremise, St.Gall, Switzerland, 2012, Memories of the Future, The Olbricht Collection,La Maison Rouge, Paris, France, 2011, Zwei Sammler. Thomas Olbricht und Harald Falckenberg, Deichtorhallen Hamburg, Hamburg, Germany, 2011,Collection Antoine de Galbert, Musée des Beaux-Arts de Lyon, Lyons, France, 2011 Tra. Edge of Becoming, Palazzo Fortuny, Venezia, 2011, Venetian and Flemish Masters, Bozar, Brussels, Belgium, 2011, Flemish Masters, That’s Life, Andrea Rosen Gallery, New York, 2011, Shape of things to come, Saatchi Gallery, London, 2011.

Atelier dell’Errore
Nasce nel 2002 al servizio della Neuropsichiatria Infantile dell’AUSL di Reggio Emilia, come progetto di Luca Santiago Mora.
L’Atelier è un ambiente strutturato in cui ragazzi dai 10 ai 18 anni (affetti da ritardi più o meno gravi, disturbi di apprendimento, personalità attenzione) lavorano in piccoli gruppi. Da 13 anni in Atelier si disegnano sempre e solo animali. Animali che nessuno ha visto mai, animali che, contrariamente all’aspetto spesso feroce e aggressivo, si fanno docili e con infinita pazienza assumono sulle loro spalle molte proiezioni delle problematicità di questi ragazzi, portandole lontano, almeno per un po’.
Nato come sostegno all’attività clinica territoriale, Atelier dell’Errore si propone da subito come progetto artistico e si sviluppa e definisce come scultura sociale. In questa veste, nel 2007, esordisce come ospite istituzionale di Art-Verona. Da allora sono state numerose le esposizioni e presentazioni del progetto in Italia e all’estero. Fra queste, l’installazione site specific permanente per Humanitas Gavazzeni a Bergamo nel 2010, la presentazione nel Padiglione Spagnolo di Dora Garcia alla Biennale Arte di Venezia nel 2011, l’installazione in San Stae a Venezia per il Festival dei Matti nel 2012 e la recente vittoria al concorso internazionale Euward 6 di Monaco nel 2014, accompagnata da un’esposizione e una specifica pubblicazione. Dal 18 giugno al 15 settembre 2015 la mostra Uomini come cibo, promossa da Max Mara in collaborazione con Collezione Maramotti, presenta a Milano (Via Monte di Pietà, 23) quaranta opere realizzate dai ragazzi dell’Atelier dell’Errore.
Accanto ai progetti espositivi, soprattutto di disegni su carta, l’Atelier dell’Errore come scultura sociale realizza anche una rilevante produzione filmica e un’ampia produzione editoriale costruita su monografie e cataloghi.
Dal 2011 si è costituita Atelier dell’Errore ONLUS, con il mandato di promuovere il lavoro svolto a Reggio Emilia e riproporne l’esperienza in altre realtà italiane. Nel gennaio 2013 si inaugura Atelier dell’Errore in Museo al servizio della Neuropsichiatra infantile dell’ASL di Bergamo: ospitato all’interno del Museo Civico di Scienze Naturali, si realizza in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo e l’Istituto di Paleontologia del Museo E. Caffi. Nel 2015 nasce Atelier dell’Errore BIG, un’alta scuola di specializzazione e formazione lavoro nell’ambito delle arti visive, dedicata ai ragazzi che hanno frequentato l’Atelier e che, compiendo i 18 anni, non avrebbero più possibilità di proseguire l’attività e di coltivare il loro talento. L’Atelier dell’Errore BIG ha il suo laboratorio permanente all’interno della Collezione Maramotti a Reggio Emilia e si autofinanzia con progetti su commissione legati al mondo delle arti visive, dell’immagine e dell’editoria.

Luca Santiago Mora
Nasce a Bergamo nel 1964. Vive e lavora tra Bergamo e Reggio Emilia.
Dai 18 anni opera con la fotografia, il video e installazioni site-specific esponendo e pubblicando in Italia e all’estero. Dal 2002 Luca Santiago Mora progetta e conduce l’Atelier dell’Errore, un laboratorio di arti visive dedicato alla neuropsichiatria infantile che si è rivelato ben presto, nella teoria e nella pratica, un valido sostegno alla clinica.

Il Monastero del Carmine
Il complesso del Carmine rappresenta una viva testimonianza di preesistenze e sovrapposizioni nel tessuto urbano della Città Alta di Bergamo. La struttura è il risultato di una successione di interventi iniziati nella prima metà del XIV secolo quando l’Ordine degli Umiliati edificò una chiesa sui resti delle antiche mura romane. La chiesa passò nel 1357 ai Padri Carmelitani per essere rinnovata e ampliata un secolo più tardi, con la costruzione del Monastero. Dagli inizi del ’500, il complesso subì continue trasformazioni: alla struttura quattrocentesca della chiesa di Sant’Agata del Carmine furono sovrapposti elementi barocchi ad opera di Giovan Battista Canina. Anche gli spazi che ospitavano le celle subirono modifiche e rinnovamenti, per diventare quelli che oggi sono i due ampi saloni a est e sud del secondo piano. Nel XIX secolo, i Padri Carmelitani dismisero il Monastero, per il quale iniziò un processo di degrado per tutto il corso del 1900. Solo dagli anni ’70 sono stati realizzati interventi di salvaguardia e il complesso è stato quindi inserito nel piano particolareggiato di recupero di Città Alta, sottoposto a decreti di vincolo paesaggistico, culturale e storico-artistico. Oggi rimane in attesa di un progetto di ristrutturazione e restauro che lo restituisca a nuove funzioni, ma già dal 1996 il chiostro e alcune sale al piano terra sono riaperte e valorizzate grazie all’azione del TTB – Teatro Tascabile di Bergamo che qui ha sede e svolge le proprie attività di ricerca, pedagogia e diffusione della cultura teatrale contemporanea.

Contemporary Locus 8
Monastero del Carmine, Bergamo
Ph. Mario Albergati

Atelier dell’Errore, autori vari
Insetto carnecife dell’amore mannaro.
Fa innamorare le persone pure di quore le intrapola in un uovo di ragnatele e cuando sono morte di soffocamento srotola l’uovo come carta igienica e fa una carnecifica
, 2015
tecnica mista su carta
Ph. Mario Albergati

Evgeny Antufiev
Untitled, 2013 
Stoffa, filo 
65 x 65 x 36 cm 
Courtesy Collezione Maramotti, Reggio Emilia

Ph. Mario Albergati