CONTEMPORARY LOCUS 2

Contemporary Locus 2

Anna Franceschini, Steve Piccolo
Cannoniera di San Giacomo
29 luglio – 9 settembre 2012
Via Sant’Alessandro – incrocio Via Tre Armi, Bergamo

In occasione di Contemporary Locus 2, a cura di Paola Tognon, gli artisti Anna Franceschini (1979) e Steve Piccolo (1954) si confrontano con gli spazi dellaCannoniera di San Giacomo, situata nella medievale Bergamo Alta, sotto l’omonima Porta in marmo. Contemporary Locus chiede ancora una volta agli artisti di trovare echi e corrispondenze con la storia e la condizione attuale di un luogo dismesso della città.
Anna Franceschini e Steve Piccolo sono stati invitati a operare all’interno della Cannoniera San Giacomo per proporre una dimensione di svelamento al visitatore che, munito di torce, si è addentrato nello spazio buio e segreto della Cannoniera, diventando potenziale partecipe dello svelamento del progetto.
Artista visiva e filmaker italiana, Anna Franceschini propone per la Cannoniera di San Giacomo due lavori video, Fragment (2012) e To know a thing you must call it by its name (2012) che invadono le soglie dello spazio interno dilatandone la percezione con effetti di sfondamento e straniamento. Polvere e blocchi di marmo, come stelle e pietre, sono stati gli strumenti di una visione minimale che conduce a libere narrazioni dello spazio e dell’immaginazione.

Cannoniera di San Giacomo, secondo ambiente
Anna Franceschini - To know a thing you must call it by its name, 2012 - pellicola 16mm, colore, muto, trasferito su digitale
Courtesy Pietro Torrigiani, Malaspina e Maddalena Fossombrone, Firenze
Foto © Maria Zanchi

Steve Piccolo, artista italo-americano multidisciplinare, costruisce invece un percorso a tre tappe attivato direttamente dai visitatori che ne sono stati autori e scopritori. A partire da un racconto, Michael’s Fire (2012), editato per Contemporary Locus 2 dal collettivo Temporary Black Space e a disposizione nel prato antistante la cannoniera, memorie e sogni di infanzia diventano le tracce di un percorso di iniziazione del quale ogni visitatore può essere autore o attore.
La compresenza di Franceschini e Piccolo per Contemporary Locus 2 costruisce un percorso dentro la spazialità oscura e segreta di un luogo antico e possente. Un luogo il cui ingresso si cela, come nelle più antiche leggende, su un vasto spalto erboso e alberato che permette di dominare la città sottostante. All’interno, tra suoni e immagini in movimento, tra installazioni di oggetti residuali e immagini retroilluminate rubate alla quotidianità, la mostra si propone al visitatore come un’esperienza di visionarietà e coinvolgimento che lascia fluire sensi e visioni.
Il percorso espositivo e di scoperta dello spazio è accompagnato dalla app gratuita per iPhone e iPad di Contemporary Locus 2 progettata da Elisa Bernardoni, con approfondimenti, in italiano e in inglese, e immagini dedicate alle opere, agli artisti e alla storia del luogo.

Cannoniera di San Giacomo, opening
Foto © Maria Zanchi

Cannoniera di San Giacomo, primo ambiente
Anna Franceschini - Fragment, 2012 - pellicola 16mm, colore, muto, trasferito su digitale
Steve Piccolo - Michael's Fire, 2012 - materiali di recupero; installazione sonora multicanale
Foto © Maria Zanchi

Anna Franceschini
Nasce nel 1979 a Pavia. Vive e lavora tra Bruxelles e Milano.
Artista visiva e filmaker italiana per formazione e attiva nella geografia europea, si distingue per il rigore di una ricerca che, attraverso la pellicola e il video, si trasforma in una narrazione sempre riconoscibile per autorialità e stile. Il punto di partenza delle sue opere è dunque l’osservazione e l’esplorazione della realtà attraverso il linguaggio audio-visivo.
I suoi lavori video, che potrebbero definirsi astratti anche per la quasi totale assenza della figura umana, si caratterizzano per la costruzione di spazi e luoghi che diventano lunghi istanti narrativi capaci di suggerire interpretazioni aperte. Opere come racconti per immagini che si susseguono senza audio o con il semplice suono delle azioni filmate e che spesso contrappongono l’oscurità delle riprese alla luce della visione dentro un ribaltamento concettuale delle nostre abitudini visive.

Steve Piccolo
Nasce nel 1954 in New Hampshire (USA). Vive e lavora a Milano.
Steve Piccolo inizia la sua carriera nel 1970 suonando il basso, cantando in gruppi jazz e realizzando opere sonore e performance negli spazi d’arte di New York. Nel 1978 fonda i Lounge Lizards con i fratelli Lurie, un progetto che ha continuato per circa cinque anni. Da allora la sua attività di musicista, compositore, artista, curatore e docente è divenuta sempre più ricca. Piccolo è stato curatore del suono di ArtVerona nel 2008 e per la mostra Club 21 durante la Frieze 2010 a Londra, curatore del Museo progetto Chinatown Temporary Art per la partecipazione Undo.net ‘s InContemporanea a Milano nel 2008. Le sue collaborazioni con video arte, performance e installazioni musicali contemplano lavori con Adrian Paci, Luca Pancrazzi (compreso sound art di gruppo DE-ABC con Gak Sato), Giancarlo Norese, Alessandro Mendini, Nathalie Du Pasquier, Gabriele Di Matteo, Francesco Fei, Marc Vincent Kalinka, Marzia Migliora, Marcella Vanzo e molti altri. Tra i progetti di arte pubblica, Storyville, una serie di 11 installazioni sonore per la città di Bergamo e l’Italia per le festività natalizie2008-09 (con Gak Sato). Tiene corsi di sound art presso l’Accademia Carrara di Bergamo (dal 2002) e la NABA di Milano (dal 2005), scrive una rubrica mensile per la rivista InSound e cura le pagine di sound art sul sito web Undo.Net. Ha lavorato attivamente per molti anni con il progetto Isola Art Center a Milano e collabora attualmente con la rivista-progetto E Il Topo.

La cannoniera di San Giacomo
La Cannoniera di San Giacomo fa parte del complesso monumentale delle Mura Venete, una delle più importanti testimonianze italiane dell’architettura militare del Cinquecento. Accanto alle quattro porte di accesso alla città che tagliano le mura, la cinta presenta diversi vani sotterranei e passaggi militari – come la Cannoniera di San Giacomo – oggi in parte dimenticati.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, alcuni di questi spazi vennero utilizzati come rifugi militari: il 4 dicembre 1942 il Municipio di Bergamo concesse alla Banca Mutua Popolare di Bergamo l’uso della Cannoniera di San Giacomo come deposito di titoli, valori e opere.
Oggi la Cannoniera di San Giacomo è preclusa al pubblico, che può accedervi solo in occasione delle visite guidate organizzate dal Gruppo Speleologico Bergamasco Le Nottole.
La sua vasta e profonda struttura interna, sia in blocchi di pietra sia in cemento, caratterizza il luogo come spazio misterioso e segreto, difficile da decifrare e percepire nella sua interezza e per questo di potente suggestione.

Cannoniera San Giacomo, esterno
Photo © Maria Zanchi

Cannoniera San Giacomo, interno
Photo © Maria Zanchi

Cannoniera San Giacomo, interno
Photo © Maria Zanchi