CONTEMPORARY LOCUS 11
Contemporary Locus 11
Eva Frapiccini
Monastero del Carmine
9 – 18 settembre 2016
Via Bartolomeo Colleoni 19, Bergamo
Contemporary Locus 11, con un progetto site-specific di Eva Frapiccini (1978) a cura di Paola Tognon, rinnova la collaborazione con il Teatro tascabile di Bergamo nella seconda edizione di Arcate d’Arte.
L’undicesima edizione di Contemporary Locus torna nell’antico Monastero del Carmine aprendone nuovi spazi segreti – il piano superiore del chiostro e l’antica sala capitolare – con un intervento site specific dell’artista Eva Frapiccini focalizzato su due progetti ongoing.
Il primo, Dreams’ Time Capsule, è un progetto partecipativo pensato per realizzare un archivio audio di sogni, raccolti con la partecipazione diretta dei visitatori. L’archivio di Dreams’ Time Capsule contiene oggi circa 2000 testimonianze di sogni registrati in diversi Paesi, dall’Europa all’America Latina, dal Medio Oriente all’Africa. Questa fase del progetto consiste nella raccolta spontanea dei sogni: i visitatori sono invitati a “donare” il loro materiale onirico registrandolo all’interno di una struttura gonfiabile, una sorta di navicella luminosa che, ideata per viaggiare facilmente in una valigia, atterra per Contemporary Locus 11 nel centro del Chiostro del Carmine.
Il secondo progetto, composto di sette “sculture fotografiche” della serie Golden Jail. Discovering Subjection (Prigione Dorata | Scoprendo la Sudditanza) è allestito nella sala capitolare del Monastero.
Contemporary Locus 11
Eva Frapiccini, Dreams’ Time Capsule, 2011
tessuto nilon, 2 ventilatori 250 volts cadauno, 1 registratore Tamram
Monastero del Carmine, Bergamo 2016
ph Mario Albergati
La serie nasce dal ripensamento del periodo trascorso dall’artista in residenza al Cairo e in Bahrein tra il 2012 e il 2014, due paesi che hanno vissuto la Primavera Araba e che oggi assistono impotenti alla rimozione del suo ricordo e al ribaltamento dei suoi presupposti.
Le opere, stampe su carta cotone, proposte secondo un sistema di arrotolamento e sovrapposizione fisica – e quindi di nascondimento delle immagini – attivano un processo che rimanda alla censura e alle strategie operate dal potere per preservare se stesso.
Per Contemporary Locus 11 i sogni – che compongono una parte rilevante della vita, spesso dimenticata o rimossa – così come le fotografie – arrotolate e nascoste – tematizzano e attualizzano, su un piano individuale e collettivo, analogico e digitale, il concetto di rimozione o censura. Il progetto di Eva Frapiccini si connette quindi, con un doppio legame di senso, alla ricerca dell’associazione Contemporary Locus: interrogare l’arte contemporanea per dar voce a luoghi segreti e dismessi che la storia ha dimenticato.
Contemporary Locus 11
Eva Frapiccini, Untitled dalla serie Golden Jail | Discovering Subjection, 2014-16
stampa ai pigmenti su carta cotone Hanhemuhle
Sala capitolare, Monastero del Carmine, Bergamo 2016
ph Mario Albergati
Contemporary Locus 11
Eva Frapiccini, Dreams’ Time Capsule, 2011
tessuto nilon, 2 ventilatori 250 volts cadauno, 1 registratore Tamram
Monastero del Carmine, Bergamo 2016
ph Mario Albergati
Eva Frapiccini
Eva Frapiccini nasce nel 1978 in Italia ed è un’artista visiva che opera tra la Gran Bretagna e l’Italia. La sua ricerca è puntata sul linguaggio e sulle sue modalità di espressione – spesso alterate, invisibili o sottotraccia – mediante l’uso di metodologie e strumenti diversi: analisi, registrazioni, proiezioni, installazioni video e sonore, film, fotografie, rappresentazioni narrative, performance. Le sue opere sono state esposte in Italia e all’estero come nel 2014 e 2012 per Ritratto di giovane Artista e La storia non ho mai vissuto. Testimone indiretto al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea; nel 2012 Science Fiction: New Death presso FACT, Liverpool; nel 2011 Angry, Young and Radical presso Nederlands Fotomuseum, Rotterdam; Mutation I presso la Maison de la Photographie di Parigi e il Museo Gropius Bau di Berlino. Ha inoltre partecipato alla Alwan 338 Public Art Festival Bahrain, alla 12 ° Biennale di Architettura di Venezia, nel Padiglione italiano, al Festival di Fotografia di Roma, al Month of Photography, e PhotoEspana. Il suo lavoro è presente in molte collezioni istituzionali come il Castello di Rivoli, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino; il MAMbo di Bologna e la Fondazione Fotografia di Modena. Dal 2011 al 2015 è stata Associate Lecturer alla Accademia di Belle Arti di Bologna, allo IED – European Institute of Design di Torino, e tutor del Master of Fine Arts Imaging a Modena. Dall’ottobre 2015 sta conseguendo un Ph.D. in Fine Art alla University of Leeds.
Monastero del Carmine
Il complesso del Carmine rappresenta la viva testimonianza di sovrapposizioni nel tessuto urbano di Bergamo. La struttura è il risultato di successivi interventi iniziati nella prima metà del XIV secolo quando l’Ordine degli Umiliati edificò una chiesa sui resti delle antiche mura romane. La chiesa passò nel 1357 ai Padri Carmelitani per essere rinnovata e ampliata un secolo più tardi, con la costruzione del Monastero. Dagli inizi del ’500, il complesso subì continue trasformazioni ma solo nel XIX secolo i Padri Carmelitani dismisero il monastero che, da allora, anche con funzioni abitative temporanee, subì un profondo degrado. Dagli anni ’70 del Novecento sono stati realizzati interventi di salvaguardia e il complesso è stato inserito nel piano particolareggiato di recupero di Bergamo Alta, sottoposto a decreti di vincolo paesaggistico, culturale e storico-artistico. Dal 1996 il chiostro e alcune sale al piano terra del Monastero del Carmine sono state riaperte e valorizzate grazie all’azione del TTB – Teatro tascabile di Bergamo, che qui ha sede e svolge le proprie attività di ricerca e diffusione della cultura teatrale contemporanea. Oggi il Carmine attende, con un progetto di ristrutturazione e restauro, la sua restituzione a funzioni culturali.
Chiostro Monastero del Carmine, Bergamo 2016
ph Mario Albergati
Sala Capitolare, Monastero del Carmine, Bergamo 2016
ph Mario Albergati
Institutional Partners of Dreams’ Time Capsule
Alberto Peola Arte Contemporanea, Turin, Italy | Al Riwaq Contemporary Art Space, Manama, Bahrain | Arkitekturmuseet, Swedish Museum of Architecture, Stockholm, Sweden | Botkyrka Konsthall, Fittja, Sweden | Castello di Rivoli Museum of Contemporary Art, Rivoli, Italy | Fare Milano, Mlan, Italy | Goethe Institut, Turin, Italy | kim? Contemporary Art Center, Riga, Latvia | Yorkshire Sculpture Park, Wakefield, the United Kingdom | Maraya Art Centre, Sharjah, the United Arab Emirates | Resò Network, supported by the Piedmont and CRT Foundation Sikka Art Fair, Dubai, the United Arab Emirates | Townhouse Gallery, Cairo, Egypt | University Library of Jorge Taleo University, Bogotà, Colombia | University of Leeds, School of Fine Art & Cultural Studies, Leeds, the United Kingdom | Contemporary Locus association, Bergamo, Italy
La struttura Dreams’ Time Capsule è stata ideata in collaborazione con Michele Tavano. La produzione è stata supportata dal Arkitekturmuseet di Stoccolma e ospitata presso importanti musei e istituzioni tra cui: Maraya Art Centre, Sharjah, Emirati Arabi Uniti, 2016; Yorkshire Sculpture Park, 2016; Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Torino, 2014; Al Riwaq Contemporary Art Space, Adliya, Bahrain, 2014; kim? Contemporary Art Center, Riga, Latvia, 2013; Townhouse Gallery, Cairo, Egitto, 2012
Contemporary Locus 11
Eva Frapiccini, Dreams’ Time Capsule, 2011
tessuto nilon, 2 ventilatori 250 volts cadauno, 1 registratore Tamram
Monastero del Carmine, Bergamo 2016
ph Mario Albergati
Contemporary Locus 11
Eva Frapiccini, Dreams’ Time Capsule, 2011
tessuto nilon, 2 ventilatori 250 volts cadauno, 1 registratore Tamram
Monastero del Carmine, Bergamo 2016
ph Mario Albergati
Workshop con Eva Frapiccini, Dreams’ Time Capsule
Monastero del Carmine, Bergamo 2016
ph Mario Albergati