ART MOVIE - BELIEVE ME I AM AN ARTIST...
ADRIAN PACI

ART MOVIE / BELIEVE ME I AM AN ARTIST… di Adrian Paci

Martedì 29 gennaio 2019, ore 21
Presente in sala l’artista Adrian Paci
Auditorium Piazza Libertà - Bergamo
a cura di Contemporary Locus e Lab 80 film

Martedì 29 gennaio, alle ore 21 Contemporary Locus e Lab 80 film presentano il terzo appuntamento di Art Movie, progetto internazionale che nasce con l'obiettivo di presentare, distribuire e produrre film d'artista e sperimentali.
Nella ricerca di Art Movie il lavoro di Adrian Paci è come una torcia che sottrae e restituisce al buio la figura dell’artista. La narrazione per immagini in movimento, giocata in quattro momenti appositamente scelti da Paci - con la presentazione dei lavori video Believe me I am an artist (7’, 2000), Piktori (3’ 30’’, 2002), Electric blue (15’, 2010) e The Column (24’, 2013)- indaga la condizione dell’artista prima ancora dei contenuti e degli strumenti utilizzati per la sua rappresentazione.
In una casualità di pertinenza, è proprio il video Electric blue ad indagare il rapporto tra telecamera e vita, illusioni e realtà, e riportarci con folgorante sensibilità ad una relazione critica tra arte e cinema.

Electric Blue (2010, film on DVD, 15’)
Il titolo di questo lavoro deriva da una serie televisiva di natura erotica che veniva mandata in onda su un canale di Stato della Jugoslavia, uno dei pochi intrattenimenti disponibili durante il Comunismo. Electric Blue racconta la storia di un uomo che tenta di assicurarsi la sopravvivenza economica della sua famiglia durante lo stato di collasso in cui si trovava l'Albania negli anni '90. Il video pone questioni primordiali riguardanti l'umanità: il fallimento e la rottura della società a causa della guerra e il desiderio di fuga dalla povertà, filtrati attraverso l’amore, il tema sessuale e la passione. In questo video, l'artista restituisce immagini impressionanti sulla condizione umana che restano inevitabilmente nella memoria dello spettatore.

Believe me I am an artist (2000, film on DVD, 7’)
Nell’ambito della preparazione del lavoro fotografico Exit, Adrian Paci disegna i timbri del controllo passaporti sulle scapole delle figlie. Lo stampatore segnala l’accaduto alla polizia, che interroga Paci sulla base di un sospetto di pedo-pornografia. L’artista si trova a dover spiegare le sue ragioni a un poliziotto, nella posizione di uno “straniero” di fronte a un italiano, di un artista di fronte al proprio pubblico. Tenta di spiegare il proprio mestiere, dichiarandosi “artista” come cercando una sorta di protezione. Tuttavia la conversazione nel video, filmata dal punto di vista di una camera di sorveglianza, mostra tutta la fragilità connessa a tale condizione.

Piktori (2002, film on DVD, 3’ 30’’)
La fine della dittatura in Albania ha portato a una situazione di libertà e anarchia, con la necessità della popolazione di recuperare il tempo perduto e quella, contingente, di guadagnarsi da vivere. In tale situazione, nelle città albanesi si registrava l’apertura dei chioschi, piccole attività in cui, oltre alle segnalazioni di vendita di frutta e verdura, riparazione di biciclette o casa elettrodomestici, apparivano anche quelle artistiche con la scritta "PITTORE".
Qui venivano prodotti dipinti ad olio, copie di opere d'arte, ritratti da fotografie, targhe automobilistiche, slogan e documenti falsi, a partire da certificati di nascita, certificati di proprietà, diplomi universitari, visti internazionali e anche certificati di morte.
La riflessione sul ruolo dell'artista nella società, la relazione del lavoro artigianale, l’interrogazione sulle funzioni dell'arte e la definizione dell'artista in quanto tale, sono alcuni dei temi trattati in Piktori.

The Column (2013, film on DVD, 24’)
The Column è un progetto che Paci ha perseguito per lungo tempo, richiedendo una complessa organizzazione ed elaborazione. Si tratta di un video che rappresenta il viaggio via mare di un blocco di marmo che, estratto da una cava cinese per raggiungere l’Italia, viene caricato su una nave da trasporto e lavorato a bordo dell’imbarcazione stessa, fino ad essere trasformato in una colonna di matrice classica. Nell’opera il tema del viaggio è legato alle strategie economiche espanse che la società mette in atto, facendo riferimento ai traffici commerciali e alle navi-fabbriche, al senso del lavoro e al valore di una cultura classica rappresentata in uno dei suoi elementi più emblematici, la colonna. L’elemento aneddotico è infine espunto dal lavoro, che acquista qui un forte valore metaforico.

Courtesy immagini: Galleria Kaufmann Repetto, Milano

Adrian Paci (1969, Shkoder, Albania)
Il lavoro di Adrian Paci si caratterizza per l’impronta narrativa e un senso di forte umanità, una dimensione intima che si coniuga con una presa di distanza critica. Per Paci il viaggio e il trasferimento, il rapporto profondo con il luogo d’origine e lo spaesamento che spinge a immaginare nuovi modi di vivere, e nuove forme di relazione, sono tematiche fondamentali che l’artista esprime attraverso molteplici linguaggi artistici.
Adrian Paci ha studiato pittura all’Accademia delle Arti di Tirana. Nel 1997 si trasferisce a Milano dove vive e lavora. Lungo tutta la sua carriera ha realizzato numerose mostre personali in diverse istituzioni internazionali tra cui: Trondheim Kunstmuseum, Norway (2014); Röda Sten Konsthall, Goteborg (2014); MAC, Musée d’Art Contemporain de Montréal (2014); Padiglione d’Arte Contemporanea – PAC, Milan (2014); Jeu de Paume, Paris (2013); National Gallery of Kosovo, Prishtina (2012); Kunsthaus Zurich, Zurich (2010); Bloomberg Space, London (2010); The Center for Contemporary Art – CCA, Tel Aviv (2009); Museum am Ostwall, Dortmund (2007); MoMA PS1, New York (2006) and Contemporary Arts Museum, Houston (2005).
Tra le mostre collettive, il lavoro di Adrian Paci è the stato presentato alla 14esima mostra internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia (2014); alla 48esima e 51esima edizione La Biennale di Venezia Arte (rispettivamente nel 1999 e nel 2005); alla 15esima Biennale di Sidney (2006); alla 15esima Quadriennale di Roma, dove ha vinto il primo premio (2008); alla Biennale de Lyon (2009); e alla quarta Thessaloniki Biennale of Contemporary Art (2013).

ART MOVIE a cura di Contemporary Locus e Lab 80 film è un progetto che esplora il rapporto tra arte contemporanea e cinema: attraverso proiezioni e appuntamenti dedicati vuole diffondere e valorizzare la produzione di artisti e cineasti internazionali, favorire la circuitazione di opere altrimenti poco accessibili, offrire confronti diretti con artisti e autori.

Ingresso Intero: 6 € / Ridotto: 5 € / Soci Lab 80: 4 €
Mostrando la newsletter di Contemporary Locus puoi usufruire della riduzione