CONTEMPORARY LOCUS 9

Contemporary Locus 9

Marie Cool Fabio Balducci
Edificio 1 – Area Tesmec
28 settembre – 15 novembre 2015
Via Trento 26, Curno – Bergamo

Dopo aver svelato al pubblico, attraverso il lavoro di artisti contemporanei, luoghi antichi, nascosti o dimenticati della città di Bergamo, Contemporary Locus presenta un nuovo progetto espositivo all’interno dell’Edificio 1 (palazzina uffici) dell’Area Tesmec, imponente area industriale dismessa, alle porte di Bergamo. Per la nona edizione l’associazione s’impegna su un’area della periferia urbana, un vasto complesso industriale in disuso che precede spazi commerciali e disordinate urbanizzazioni ma che si affaccia su una delle zone verdi più qualificate del territorio. L’area, con la sua energia carica di memorie e voci, oltre a rappresentare concretamente una condizione post industriale sollecita l’esigenza di individuare funzioni e qualificazioni innovative, solo in parte avviate da laboratori e co-working che iniziano a colonizzare l’area.
Contemporary Locus 9, a cura di Paola Tognon, invita a lavorare in questo luogo Marie Cool (1961) e Fabio Balducci (1964), artisti che vivono e lavorano tra Francia, Germania e Italia e da 20 anni si distinguono a livello internazionale per un lavoro fortemente caratterizzato sul piano teorico, delle pratiche artistiche e dei dispositivi.
Per questa occasione Cool e Balducci compongono un progetto site-specific che torna a far vivere, attraverso opere e azioni agite in prima persona, parte dei ritmi di lavoro dell’Edificio 1 – ex palazzina uffici -  nell’Area Tesmec, oggi dismesso.

Marie Cool Fabio Balducci
Senza Titolo. Riga di plastica, tavolo da ufficio, luce, 2010 
Ph. Mario Albergati 
Courtesy gli artisti; Marcelle Alix, Paris; Contemporary Locus, Bergamo 

 

Per 2 settimane, per 8 ore al giorno e solo nei giorni feriali, gli artisti aprono l’Edificio 1 con azioni continuative e dal vivo accanto alla proiezione di parti del loro film in continua produzione. Con o senza visitatori i due artisti ‘svolgono il loro lavoro’ dentro uno spazio che è in contemporanea opera, palazzina uffici, spazio espositivo, luogo di lavoro. In un secondo momento invece l’area ospita la seconda parte della mostra di Cool e Balducci attraverso video documentazioni, installazioni e immagini.

Schivi nel lavoro, pragmatici nel rapporto con il sistema dell’arte, determinati nelle finalità, Cool e Balducci si muovono su una narrazione continua che accoglie e interpreta le istanze artistiche e intime accanto a quelle storiche e politiche. In un flusso di riferimenti e sollecitazioni, tra filosofia, letteratura e cinema, tra anarchia e misticismo, tra vita quotidiana e attualità, Cool e Balducci operano con un sistema binario: da una parte azioni che nell’essenzialità dei movimenti mostrano la possibilità di accedere a un livello di concentrazione poetica altissima, dall’altra la produzione di un film la cui struttura e durata è in continuo divenire. A ciò si aggiungono disegni, installazioni e immagini fotografiche. L’opera di Cool e Balducci può essere metaforicamente paragonata all’azione della luce: vitale ma insieme tagliente e crudele nel mostrare ogni particolare nelle prime ore del giorno; accogliente e melanconica ma anche cieca con lo spegnersi della giornata. Paragone sensibile ai concetti di visione e visionarietà cari agli artisti.
Il percorso espositivo e di scoperta dello spazio è accompagnato dalla app gratuita per iPhone e iPad di Contemporary Locus 9 progettata da Elisa Bernardoni, con approfondimenti, in italiano e in inglese, e immagini dedicate alle opere, agli artisti e alla storia del luogo.

Marie Cool Fabio Balducci
Senza Titolo. Scotch, tavolo da ufficio. 2002

Ph. Mario Albergati   
Courtesy gli artisti; Marcelle Alix, Paris; Contemporary Locus, Bergamo 

Marie Cool Fabio Balducci
Senza Titolo. Foglio formato A4, tavolo da ufficio. 2002  

Ph. Mario Albergati 
Courtesy gli artisti; Marcelle Alix, Paris; Contemporary Locus, Bergamo 

Marie Cool Fabio Balducci
Nascono rispettivamente nel 1961 a Valenciennes (Francia) e nel 1964 a Ostra (Ancona). Lavorano insieme dal 1995 e vivono tra Parigi, Berlino e l’Italia.
In questi 20 anni di attività hanno realizzato mostre personali, collettive e performance a livello internazionale, in Europa, Stati Uniti e America Latina.
Tra le mostre del 2015, oltre a Contemporary Locus 9 a Bergamo: Konkret mehr Raum – Concretely more space!. Kunsthalle Osnabruck. Osnabruck, Germania;Tout le monde. CREDAC, Ivry sur Seine, Francia; L’Hospice des Mille Cuisses. Expériences de guérison. CAN, Neuchâtel, Svizzera; Marcel Alix, Parigi, personale; The Lulennial: A Slight Gestuary. Lulu, Mexico City, Messico.
Tra le personali, nel 2014: F.I.A.T. Festival International d’art de Toulouse, France. 2013: Il nunc s’é fatto scia, Le Consortium, Dijon, France. Sauvagerie sans nom, Marcelle Alix, Paris. Frame. Frieze New York, with Marcelle Alix. 2012: La mia mano come organo, FRAC Lorraine, Metz, France. Come tavolo, come lago, come vivo spazio, Synagogue de Delme, France. 2011: Live & Obscure, Academie de France/Villa Medicis, Rome, Italy. 2010: Une vibration inaudible à l’oreille nue, CAC Brétigny, France. 2009: Untitled 2006-2009, South London Gallery, London. 2008: Untitled 2004-2008, Site Gallery, Sheffield.Untitled 2004-2008, Maison Rouge, Fondation Antoine de Galbert, Festival d’automne Paris. Untitled 2004-2007, attitudes, Geneva. Switzerland. 2000:Untitled 1995-2000, attitudes, Geneva. Switzerland. Tra le collettive, nel 2014:Soleil Politique, Museion, Bolzano, IT. Superamas/ phase n°4. La cavalerie. CAN, Neuchatel, Switzerland. 2012: Is Resistance Useless? Marcelle Alix, Paris.It’s When It’s Gone that you Really Notice It, Simone Subal Gallery, New York. 2011: Openings, Louvre. Paris. 2010: The Living Currency/La Monnaie vivante, Museum of Modern Art, Warsaw/Berlin Biennial. On Line: Drawing Through the Twentieth Century, MoMA, New York. 2009: Where water comes together with other water, gb agency, Paris. 2007:  Performa07/PS1 MoMA, New York. 2004:Densité+- O. ENSBA. Paris.
Nel 2014 beneficiano della residenza DAAD, Berliner Kunstler Programm. Visual Arts. Berlin, Germany.

L’Area Tesmec
La piccola officina per lavorazioni meccaniche di precisione, nata a Milano nel 1951 con il nome di CRF, con il giovane ingegnere bergamasco Aldo Ghisalberti si trasferì in un nuovo stabilimento realizzato a Curno, comune nella prima cintura di Bergamo. Qui, all’inizio degli anni sessanta, nel periodo della nazionalizzazione dell’energia elettrica, acquisì dalla Società Edison alcuni brevetti per lo sviluppo di macchinari legati alla tesatura meccanica per le linee elettriche ad alta tensione. L’azienda, divenuta Tesmec, esporta nel mondo prodotti di alta qualità per imprese di costruzioni elettriche, è in Cina già dal 1978 e dal 1984 entra nel mercato nordamericano delle macchine per scavo trincee  nella posa di tubazioni e cablaggi.
Negli anni ‘80 la Tesmec impiega oltre duecento persone, ma con la scomparsa di Aldo Ghisalberti nel 1987 gli immobili sono in parte scorporati dall’attività industriale: la produzione, ormai al centro di una zona urbanizzata che ne rende impossibile l’ampliamento, si sposta sotto altra proprietà nel 1991.
Oggi questo vasto complesso industriale è problematicamente collocato alle porte di Bergamo, fra il limite meridionale del Parco dei Colli, il quartiere di Longuelo e la nuova Strada Briantea sulla quale insistono spazi commerciali e disordinati processi di urbanizzazione. Una situazione di dismissione che rende pressante individuare nuove funzioni di riqualificazione dell’imponente complesso.
Dal 2013 l’ad Gianmarco Dodesini Valsecchi e lo studio di architettura Okam  fondano “Area Tesmec” per avviare un programma di riqualificazione e trasformazione del complesso in un centro dedicato all’impresa e alla creatività.

L’edificio
Negli anni ‘60 gli edifici della Tesmec sono tra i primi costruiti nella fascia pedecollinare sul confine ovest di Bergamo, una sorta di enclave dove sorgevano capannoni industriali, aziende e laboratori artigianali. Accanto cresceva un quartiere di nuova urbanizzazione per operai e impiegati. L’area, realizzata per parti, si presenta oggi composta da 7 edifici tra cui 5 capannoni per la produzione e 2 edifici direzionali.
L’Edificio 1 per uffici, dove si svolge Contemporary Locus 9, è una stecca di 70 x 8 metri con una struttura in calcestruzzo armato  posizionata a filo facciata che libera la pianta interna su 3 piani. Il pianoterra conteniene funzioni accessorie, il primo e il secondo piano sono grandi open space per uffici. La struttura lineare in calcestruzzo armato e la finestratura gestita da appositi brise-soleil conferiscono un carattere singolare alla facciata su strada.

Marie Cool Fabio Balducci
Senza titolo, Scotch, tavolo da uffico, acqua. 2011
Courtesy gli artisti; Marcelle Alix, Paris; Contemporary Locus, Bergamo

Contemporary Locus 9
Edificio 1 - Area Tesmec, Bergamo
Ph. Mario Albergati

Contemporary Locus 9
Edificio 1 - Area Tesmec, Bergamo
Ph. Mario Albergati